QUALI SONO I SUPERCIBI ?
Quali sono i “supercibi”?
Si sente, sempre più spesso sui vari media e social, utilizzare il termine "superfoods", ossia supercibi, riferendosi a determinati alimenti più o meno comuni nella nostra alimentazione. Ma quali sono e, soprattutto, è possibile considerarli super?
Diciamo subito che in termini lessicali e legali "superfood" è una parola fantasma e con i fantasmi, si sa, c’è poco da scherzare! Il termine non esiste in nessun vocabolario e in nessuna legislazione. E, allora, perché utilizzarla? Semplice, attira l’attenzione! E magari, parlandone bene, anche oltre i meriti riconosciuti "sul campo", i consumatori cominciano a (ri)conoscerli e soprattutto a consumarli: così, di conseguenza, crescono in maniera spesso vertiginosa vendite e profitti. In pratica, chiunque può attribuire il termine “super” ad un alimento senza dover rendere conto a chicchessia. Ma, al di là del lessico e della legge, esistono veramente alimenti che ci danno qualcosa in più, tanto da poterli considerare super? Vediamo qualche “must” alla moda.
Noci e semi di chia
Entrambi "famosi" per il loro buon contenuto di acidi grassi omega-3, sono sicuramente alimenti da consumare regolarmente, ma così come tutta la frutta secca oleosa (mandorle, nocciole, pistacchi, ecc.) e gli altri tipi di semi (sesamo, girasole, zucca, ecc.): entrambi questi gruppi di alimenti infatti apportano buone quantità di vitamine, minerali e sostanze fitochimiche che ci aiutano nel prevenire l’insorgenza di alcune patologie.
Avocado
È un frutto particolarmente ricco di grassi, in buona parte insaturi, quelli a cui si riconoscono proprietà salutistiche nei confronti soprattutto delle patologie cardiovascolari. Per le sue caratteristiche nutrizionali, potremmo considerarlo una grossa oliva. Va bene se piace, come qualsiasi altro tipo di frutto, ma direi che super è un appellativo esagerato!
Bacche di acai e goji
Sono o almeno vengono spacciati come "superfrutti ": le prime arrivano dal Sud America mentre le seconde dall’Oriente. Sono ricche di sostanze antiossidanti e di alcune vitamine e minerali, presenti però non a livelli stratosferici, tanto che il semplice consumo "normale" di verdura e frutta a noi più familiare assicura un apporto paragonabile, se non superiore, a parità di calorie consumate. Quindi, è bene essere chiari, niente che non si possa trovare (a costo zero nelle campagne!) ad esempio nei nostri più comuni mirtilli, neri o rossi, e nelle more. Consideriamo poi che il valore complessivo del mercato dell’acai, in Europa, si aggira intorno ai 2 miliardi di euro! Sarà forse anche per questo che è super?
Quinoa
Viene definita uno "pseudocereale", in quanto non appartiene alla famiglia delle Graminacee, bensì è imparentata alla famiglia degli spinaci e delle barbabietole, ma viene utilizzata, a livello culinario, come fosse riso o cous cous. È una delle poche specie vegetali che ha una buona qualità proteica, dovuto ad un alto contenuto di amminoacidi essenziali, simile a quello delle proteine di origine animale (carni, pesce, uova, ecc.), oltre ad avere una buona presenza di vitamine e sali minerali. Ha, per giunta, un buon effetto saziante, chiaramente a parità di peso/consumo rispetto ad altri cereali.
Cioccolato fondente
Negli ultimi anni, sull’onda di alcuni studi non definitivi, si è sparsa la voce che il cacao, e il consumo di alcuni suoi derivati, soprattutto la cioccolata fondente, ricca com’è di sostanze polifenoliche, possa addirittura essere benefico nei confronti di alcune patologie, finanche il diabete. Ora, se fossi diabetico, prima di cominciare ad ingurgitare tavolette di cioccolata ci penserei non una ma diverse volte.
Zenzero e curcuma
Due spezie di gran moda. Sicuramente hanno degli effetti benefici sul nostro organismo ma non superiori (diversi magari sì) rispetto a quelli che ci forniscono erbe e spezie a noi più familiari (basilico, origano, timo, prezzemolo, peperoncino ecc.). Aumentare, nella nostra dieta quotidiana, l’uso di tutte le spezie, riducendo al contempo l’aggiunta di sale alle pietanze, è sicuramente un comportamento molto utile.
Spirulina, clorella e altre alghe
Le alghe commestibili (si trovano nei negozi "salutistici") contengono un ottimo ventaglio di sostanze (minerali, vitamine e sostanze fitochimiche) utili per il nostro organismo, che può essere sfruttato, sotto forma di integratori, per rifornirci di alcune sostanze essenziali nel caso in cui la dieta non sia corretta o equilibrata. Attenzione però: "in origine" diverse alghe contengono la vitamina B12; tuttavia, nel processo di "riduzione" a integratore, questa vitamina non rimane disponibile e/o utilizzabile per l’assorbimento. Quindi, contrariamente a ciò che spesso si legge, vegetariani e soprattutto vegani non devono fare affidamento su questo tipo di integratori per rifornirsi di questa vitamina.
Cavoli e broccoli
Ortaggi a noi più familiari, che sarebbe bene consumare regolarmente, diciamo orientativamente almeno 1-2 volte a settimana. Come tutti gli ortaggi che appartengono alla famiglia delle Brassicacee, contengono una classe di sostanze, gli isotiocianati, che hanno una buona capacità di prevenzione dei tumori.
l problema, quindi, è che non esiste una definizione specifica di superfood: in modo molto generico, possiamo dire che un superfood è un alimento ricco di nutrienti, in grado di darci benefici per la salute. È però una definizione troppo generica, tanto che l’EFSA (Commissione Europea per la Sicurezza Alimentare), dal 2007, non permette l’utilizzo di questo termine nella promozione e commercializzazione di un cibo. Purtroppo, però, l’EFSA non può regolamentare l’uso dei termini sul web o sui media e quindi i superfoods potete trovarli dappertutto!
Morale: per il nostro benessere e direi, in alcuni casi, anche per le nostre tasche, non dobbiamo fare affidamento sul consumo di un ristretto numero di cibi miracolosi: è necessario invece prestare attenzione alla dieta nel suo complesso, cercando di individuare e correggere gli errori più grandi, e inserendo, se piacciono, alcuni cibi, super o non super che siano, purché sani e che siano (per frutta e verdura) di stagione.
Il Dott. Iacopo Bertini, è Biologo Nutrizionista, PhD, Erborista e Membro del Comitato Scientifico A.I.Nut. (Associazione Italiana Nutrizionisti).
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