Glutine: a chi fa male? Dott.ssa Elisa Cappannella, Biologa Nutrizionista-Farmacista

Glutine: a chi fa male?


A cura della Dott.ssa Elisa Cappannella, Biologa Nutrizionista - Farmacista.



Glutine: a chi fa male?

Ne parliamo con la Dott.ssa Elisa Cappannella, Biologa Nutrizionista - Farmacista

Si stima che i celiaci in Italia siano il 6% della popolazione, ma il 20% degli italiani acquista alimenti senza glutine.

È il risultato di una moda e di un'informazione non corretta. Partiamo dall'inizio: che cos’è il glutine?

Il Glutine è una sostanza proteica che si origina dall'unione, in presenza di acqua ed energia meccanica, di due tipi di proteine: la prolammina (gliadina per il frumento) e la glutenina, presenti principalmente nell'endosperma delle cariossidi di alcuni cereali. Rappresentano la frazione proteica più abbondante e costituiscono oltre l'85% delle proteine totali.

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Il Glutine è una sostanza proteica che si origina dall'unione, in presenza di acqua ed energia meccanica, di due tipi di proteine: la prolammina (gliadina per il frumento) e la glutenina, presenti principalmente nell'endosperma delle cariossidi di alcuni cereali.

Perché può essere nocivo, e per chi?

Il glutine è nocivo solamente per i celiaci o per le persone con sensibilità al glutine non celiaca.

La celiachia è una enteropatia autoimmune provocata appunto dall'ingestione di alimenti contenenti glutine in persone geneticamente predisposte.

In poche parole, il glutine scatena una risposta autoimmune in chi è intollerante, con conseguente danno ai villi intestinali che si appiattiscono e non riescono più ad assorbire correttamente i nutrienti.

La sensibilità al glutine non celiaca è una patologia per la quale non esiste anche marker diagnostico (non ci sono cioè nel paziente anticorpi specifici al glutine), ma che viene diagnosticata con un protocollo specifico che procede per esclusione.

In genere, eliminando il glutine per un certo periodo di tempo, i sintomi spariscono, mentre nel caso della celiachia, il glutine va eliminato dalla dieta per tutta la vita: la dieta senza glutine è infatti al momento l'unica cura possibile per chi è celiaco.

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Il glutine scatena una risposta autoimmune in chi è intollerante, con conseguente danno ai villi intestinali che si appiattiscono e non riescono più ad assorbire correttamente i nutrienti.

Quali rischi con una dieta senza glutine?

Per i celiaci non ci sono rischi, ma solo benefici, purché si segua una dieta bilanciata che preveda la sostituzione dei cereali senza glutine con quelli contenenti glutine, per evitare deficit nutrizionali di fibre, vitamine e minerali, e che non ecceda nel consumo di prodotti confezionati gluten free, perché spesso nella loro formulazione contengono un quantitativo maggiore di grassi e calorie, per compensare l'assenza di glutine.

Recenti indagini hanno dimostrato infatti che i prodotti confezionati, pur migliorati rispetto al passato nella composizione nutrizionale (nonché nella consistenza e nella palatabilità), contengono ancora un quantitativo eccessivo di zuccheri e grassi rispetto ai loro omologhi tradizionali.

Chi invece ricorre agli alimenti senza glutine pur non avendo la celiachia rischia di seguire una dieta sbilanciata, rischio presente del resto anche se si ricorre frequentemente al consumo di prodotti confezionati in sostituzione di quelli freschi.

Inoltre spende di più, perché i prodotti senza glutine hanno un costo maggiore rispetto a quelli tradizionali e chi non ha una diagnosi certificata per la celiachia, li acquista di tasca propria, non potendo usufruire del buono mensile previsto dal SSN per i celiaci.

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Chi invece ricorre agli alimenti senza glutine pur non avendo la celiachia rischia di seguire una dieta sbilanciata, rischio presente del resto anche se si ricorre frequentemente al consumo di prodotti confezionati in sostituzione di quelli freschi.

Perché sempre più persone eliminano il glutine?

Perché lo credono responsabile di alcuni sintomi intestinali, perché pensano che faccia ingrassare (a questa informazione scorretta hanno contribuito anche diversi personaggi famosi raccontando come sono riusciti a dimagrire escludendo il glutine dalla dieta) o perché lo ritengono una sostanza nociva a prescindere.

Se è vero che ci sono patologie che danno sintomi simili alla celiachia (come la Sindrome dell'Intestino Irritabile), il glutine è effettivamente nocivo solo per chi ha la celiachia e la sensibilità al glutine non celiaca.

Cereali contenenti glutine: frumento, farro, orzo, segale, kamut, triticale, spelta.

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Il glutine è effettivamente nocivo solo per chi ha la celiachia e la sensibilità al glutine non celiaca.

La Dott.ssa Elisa Cappannella , è una Biologa Nutrizionista - Farmacista.

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L'equipe medica del Centro Medico Polispecialistico CMed, Responsabile Dott. Alessandro Cavaliere, ginecologo, è formata da uno staff di specialisti, medici consulenti, esperti in tutti i settori di interesse che può rispondere alle vostre domande. La nostra Segreteria è a Vostra disposizione per prenotare visite specialistiche, test, ecografie, screening ed esami.

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